Sono comprese nella Convenzione Antonio Pastore , per cui il dirigente è automaticamente assicurato da contratto le seguenti prestazioni assicurative studiate e gestite da Assidir:
È la componente di capitalizzazione della Convenzione Antonio Pastore che al termine del periodo di attività lavorativa di dirigente o al termine della contribuzione volontaria (quest’ultima di durata massima fino al penultimo trimestre precedente a quello di compimento del 75° anno di età), consente all'Assicurato di disporre di un capitale.
La prestazione relativa a questa forma assicurativa si aggiunge alle prestazioni previste dalle forme di previdenza del CCNL (INPS e Fondo Mario Negri).
Il capitale maturato è comprensivo dei premi utilizzati per tale forma assicurativa e della rivalutazione realizzata anno per anno dalle apposite gestioni finanziarie costituite dalle Imprese di assicurazione. Al 75° anno di età (a meno che non si ricopra ancora la carica di Dirigente), la polizza scade, il capitale maturato non sarà ulteriormente rivalutato e deve essere liquidato
È la garanzia che tutela i beneficiari, designati dal dirigente, nel caso di sua premorienza, mettendo a loro disposizione una somma che aiuti a sopperire i possibili problemi economici derivanti dall’improvvisa mancanza del reddito del dirigente.
La garanzia è prestata fino al 70° anno di età (in presenza di regolare contribuzione) e comprende qualunque causa di premorienza (infortunio o malattia).
È la garanzia introdotta dal 01/01/2025 con la Convenzione 3182. Denominata “Dread Disease” è una assicurazione, sempre in forma collettiva, la quale riconosce, in breve tempo, un supporto economico in caso di insorgenza di una malattia grave fra quelle previste dalle condizioni di assicurazione:
L’entità della prestazione è commisurata al capitale assicurato dalla polizza Temporanea caso morte (5%) con un limite massimo e uno minimo ed è prestata fino al 70° anno di età (in presenza di regolare contribuzione e della polizza Temporanea caso morte)
È la garanzia che tutela il dirigente e il prosecutore volontario nel caso in cui una malattia determini un’ invalidità che comporti la perdita o la diminuzione definitiva e irrimediabile della sua capacità all'esercizio della professione.
L'invalidità deve essere permanente e deve essere causata da malattia (sono escluse tutte le tipologie di infortunio) insorta successivamente alla nomina a dirigente. L’indennizzo (basato su un massimale previsto dalle condizioni di assicurazione) viene erogato in forma “una tantum” una volta accertato il grado di invalidità (non prima di 1 anno dalla denuncia) e la polizza è prestata fino al 70° anno di età per il dirigente in servizio e fino al 65° anno di età per il prosecutore volontario.
È la garanzia che tutela il dirigente e il prosecutore volontario nel caso in cui riporti una invalidità permanente causata da malattia insorta o infortunio subìto, di grado pari o superiore al 66%, che comporti la cessazione del rapporto di lavoro come dirigente e quindi il venir meno dell’obbligo contrattuale dell’azienda al versamento del contributo alla Associazione “Antonio Pastore”.
L’indennizzo consiste nella prosecuzione del piano assicurativo fino al 65° o 70° anno di età in relazione al momento in cui si è verificato l’evento che ha portato all’invalidità permanente totale.
È la garanzia che tutela i dirigenti assicurati dal rischio di perdita della autosufficienza. Per perdita dell’autosufficienza si intende “essere in stato di dipendenza”, ovvero trovarsi nell’impossibilità fisica, totale e permanente, derivante da qualsiasi causa, di poter compiere 3 delle seguenti 6 azioni consuete della vita quotidiana senza l’assistenza di una terza persona: Lavarsi, Nutrirsi, Muoversi, Vestirsi, Continenza, Farsi il bagno o la doccia.
La prestazione si concretizza in una rendita mensile vita natural durante o fintantoché permanga lo stato di dipendenza affiancata ad un capitale iniziale “una tantum” pari a 5 mensilità di rendita. La polizza è prestata fino al 70° anno di età (forma Temporanea inserita come prestazione del Fasdac) oppure vita natural durante se il dirigente o il prosecutore volontario opta per la forma “a Vita Intera” (a partire dai 55 anni di età).
È la garanzia che tutela il dirigente nel caso in cui perda l'impiego a seguito di:
Nei primi due casi suddetti, il licenziamento dovrà risultare impugnato dal dirigente, anche in via stragiudiziale. La garanzia è prestata fino al 70° anno di età del dirigente il quale deve aver maturato almeno 6 mesi di anzianità di servizio nel momento in cui riceve la comunicazione del licenziamento da parte del Datore di lavoro oppure alla data di presentazione delle dimissioni per giusta causa. Questa garanzia non è attiva per i prosecutori volontari tranne nel caso in cui la prosecuzione volontaria sia richiesta a seguito di aspettativa non retribuita o in surroga all’azienda insolvente che non versa i contributi all’Associazione “Antonio Pastore”.
È la garanzia che tutela i dirigenti in attività dal rischio di infortunio professionale ed extraprofessionale che provochi una invalidità permanente o la morte.
La prestazione è commisurata a 6 volte la “retribuzione di fatto” annua in caso di invalidità permanente (fino ad una massimale di 900.000 euro) e 5 volte la “retribuzione di fatto” annua in caso di morte (fino ad un massimale di 750.000 euro).
La polizza prevede una “retribuzione di fatto” massima pari a 150.000 euro
Cliccare qui per informazioni relative ad una polizza infortuni integrativa per dirigenti con “retribuzione di fatto” superiore ai 150.000 euro (come disposto dal CCNL).
L’Associazione Antonio Pastore è inoltre contraente della seguente polizza (riservata a Dirigenti, prosecutori volontari della Convenzione Antonio Pastore, Quadri Manageritalia e loro nuclei familiari):
È una garanzia di rimborso di spese sostenute in caso di un contenzioso con terze persone, fisiche e giuridiche. Il programma è stato studiato da Assidir, per conto dell’Associazione Antonio Pastore e di Manageritalia, in collaborazione con Intesa Sanpaolo Protezione S.p.A.